PUBBLICAZIONI | Presentato e già disponibile il libro “Ferrovia Val d’Orcia”, guida storica e panoramica sui binari del “Treno Natura”

Casa Editrice: Nuova Immagine Editrice

Autore: Stefano Maggi – Eleonora Belloni

Anno: 2022

N. Pagine: 128

Formato: 15×21

 

Guida storica e panoramica sui binari del Treno Natura.

Questa guida esce in occasione del 150° anniversario della “strada ferrata” Siena-Asciano-Grosseto, che fu inaugurata il 27 maggio 1872, ma anche in occasione del 25° anniversario della Ferrovia Val d’Orcia, come la linea fu denominata quando partì il servizio turistico, nel tratto di 52 km tra Asciano e Monte Antico. La ferrovia è storica e panoramica: il treno corre a bassa velocità a fianco di fiumi e torrenti, su alti viadotti a contatto con la flora e la fauna delle Crete Senesi, della Val d’Orcia, della Valle del­l’Ombrone. Dal finestrino si ammirano campi coltivati che si alternano ad aree di macchia mediterranea e a calanchi e biancane, in un caleidoscopio di colori che cambiano secondo le stagioni. Esistono molte guide turistiche su queste stupende terre, ben note a livello internazionale, ma questo testo racconta una storia diversa, perché incentrata sul movimento. Non si descrivono soltanto i luoghi attraversati, ma anche cosa si vede dal finestrino delle vecchie carrozze di terza classe o delle littorine. Con i treni antichi, è possibile spostarsi per godere della natura e delle bellezze artistiche, tramite un viaggio di altri tempi, uno slow travel si potrebbe dire, che ricorda una vita meno frenetica e più profonda rispetto a quella attuale. La guida riprende un filone dimenticato, quello delle guide turistico-ferroviarie, sperimentato con successo nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, quando il treno costituiva l’unico mezzo di trasporto sulle distanze medio lunghe. Risultava allora necessario allietare i passeggeri, molti dei quali erano forestieri – visto il precoce sviluppo del turismo in altri paesi europei – illustrando la visuale paesaggistica, nonché i centri toccati dai binari. La prima parte è dedicata a un’attenta ricerca storica sui 150 anni di vita della ferrovia, compresa la sua “rinascita” come collegamento turistico. La seconda parte descrive il panorama visibile dal treno, con diversi incisi (su sfondo celeste), che approfondiscono alcuni argomenti, dal vino e dal tartufo, fino ai paesi incontrati nel tragitto e ad alcune vicende storiche delle aree toccate. La terza parte inquadra il servizio turistico nel contesto europeo, offrendo spunti di riflessione su cosa occorre per andare avanti nella valorizzazione del territorio, a partire dal fare rete con i “cammini” e con le piste ciclabili.

Copertina del libro “Ferrovia Val d’Orcia”
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