MODELLISMO | Tanti annunci di Oskar: consegne previste tutte per primavera. Zoom sulla ALtn 444 “Belvedere” che torna protagonista. C’è anche la ALn 772 di Fondazione FS.

A ridosso del fine settimana appena trascorso protagonista la OsKar che ha annunciato diverse imminenti consegne.

Tra tutte sicuramente spicca la ALtn 444 “Belvedere”, tanto che si sono riaccese discussioni sull’ultimo modello annunciato.

Cerchiamo di fare chiarezza con questo articolo, con cui oltre alla “Belvedere” vi presentiamo anche gli altri annunci.

 

Annunciata per fine aprile la consegna dell’automotrice diesel ALtn 3001 “Belvedere” nella livrea celeste/chiaro. Tecnicamente il modello sarà predisposto con un interfaccia digitale a 21 poli, con illuminazione interna montata di serie e soprattutto con un nuovo motore a cinque poli anziché i tre delle precedenti produzioni. Questo modello, articolo 2014, sarà consegnato in edizione limitata con certificato e libro di presentazione. 

Ma cosa differenzia questo modello rispetto ai precedenti consegnati?

Presto detto. Nel 2009 la Oskar ha consegnato due modelli: rispettivamente con articolo 2011 e 2012 furono consegnati la versione verde oliva allo stato di presentazione della OM e la versione verde oliva poi effettivamente messa in servizio senza la scritta OM ma con il solo FS. Quindi nel 2010 fu consegnato con articolo 2013 il modello in livrea celeste nello stato in cui è stata impegnata per espletare la “Freccia Aurelia”.

Il modello prossimo alla consegna invece presenta la livrea celeste ed il telaio in blu, nello stato di fine carriera.

I due principali schemi di coloritura. Sotto allo stato di consegna nel 1949, dopo che per un periodo ha viaggiato con la presenza della scritta OM (per qualche mese tra il 1948 ed il 1949). Quindi dal 1950 al 1961 la sua livrea è stata in celeste chiaro, mentre dal 1961 al 1965 al posto del rosso è stato apposto il blu scuro.

 

Un po’ di storia –  Ma come nasce la ALtn 3001 “Belvedere”. L’Italia era alle prese con la ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale e la OM approfittò di un relitto dell’Aln 772 precisamente la 3240, gravemente danneggiata durante il conflitto bellico, per la ricostruzione con la modifica del tetto. Ma andiamo con ordine. La ALtn 444 doveva rappresentare un prototipo capace di far provare al viaggiatore comune il “gusto”  dello spostamento in treno. Erano gli anni in cui anche a causa del cattivo stato delle nostre linee e del materiale frettolosamente ricostruito, occorreva un minimo di campagna promozionale accanto alla possibilità di offrire servizi dignitosi su relazioni dove lo stesso trasporto stradale rischiava di essere carente.

La “Belvedere”, sebbene fosse un esemplare unico, doveva rispondere a queste esigenze e allo scopo venne concepita in collaborazione con l’architetto Zavanella, un nome che all’epoca suonava come prestigioso, risultando così equipaggiata di una serie di accessori rimasti unici nella storia delle nostre automotrici.

Per la sua costruzione l’OM approfittò di un relitto di una Aln 772 gravemente danneggiato dalla guerra, la 3240 appunto. Si preferì infatti, forse per il minor costo, operare su un relitto di un mezzo recente, ancora utilizzabile e dalle caratteristiche moderne.

L’ALtn 444 dal punto di vista meccanico non differiva dalle ALn 772, tranne che per il potenziamento dei motori a circa 125 KW, grazie all’aumento della mandata delle pompe di iniezione, per far fronte alla resistenza dovuta alla maggior sezione frontale. Le modifiche riguardavano invece la sistemazione degli arredi interni, estetica e coloritura.

Dal punto di vista delle dimensioni si faceva notare un’altezza leggermente superiore a filo del tetto rispetto alle ALn 772, e soprattutto la presenza del grande “Belvedere”, lungo 7230 mm, caratteristico per le ampie superfici vetrate poste al centro dell’imperiale.

Il modello annunciato da Oskar e che, secondo fonti vicine all’azienda tosco-sarda, dovrebbe essere consegnata tra fine aprile e metà maggio

 

Le livree e il periodo di attività prima dell’alienazione e il ritorno ad ALn 772 – Uscì dagli stabilimenti nel 1948 con il corpo inferiore della cassa in verde oliva e la parte superiore in giallo chiaro e zona carenata rossa. Fu presentata alla Fiera di Milano con delle gigantesche scritte nel corpo centrale della fiancata, poste sotto la parte rialzata dell’imperiale in vetro, che recitavano così “ALTn 444-3001 OM”. Dopo un breve periodo e qualche giro propagandistico furono subito cancellate le lettere indicanti OM e rimpicciolito il carattere recante la denominazione del modello ALTn 444 3001. Nel 1949 mutò la sua livrea in un più congeniale color celeste ed iniziò così a prestare servizio per conto dell’agenzia viaggi milanese A.V.E.V. con il nome di “Freccia Aurelia” R555-556 collegando il capoluogo milanese con la città di San Remo fino al 1957. L’automotrice era assegnata al deposito di Pavia, veniva inoltrata vuota a Milano il sabato mattina per espletare il servizio in qualità di rapido lo stesso pomeriggio da Milano a San Remo ed il lunedì mattina dalla città ligure a Milano, per poi tornare a Pavia nel tardo pomeriggio del lunedì.

Per conto della stessa agenzia effettuava all’occorrenza anche viaggi infrasettimanali in particolar modo per le due squadre di calcio meneghine Inter e Milan, oppure un servizio Milano-Melide in alternanza con un’ALn 772, per conto di un’altra agenzia che curava i servizi per il Casinò di Campione d’Italia.

Si trattava di un vero e proprio servizio di lusso che però con il passare degli anni, e grazie al boom economico, ben presto ne mise in luce i limiti dovuti soprattutto alla penuria di posti. Così, sempre più spesso, per soddisfare le richieste ai treni d’agenzia venivano agganciate normali ALn 772 e, quando fu “superata” da mezzi di trasporto di più recente progettazione e costruzione, finì con l’essere destinata a servizi sulla relazione Milano-Torino, poi Torino-Savona, o Torino-Aosta-Pré Saint Didier, per Biella o per diretti festivi con Limone Piemonte. Dal 1961, quando prestava servizio tra Torino e Savona, la sua livrea fu modificata nuovamente con la colorazione della parte bassa del telaio dal rosso al blu scuro. E’ di fatto la livrea in stato di fine carriera durata fino al 1965 quando si decise per il suo accantonamento.

Pochi mesi dopo però le Ferrovie dello Stato decisero di recuperare il mezzo riportandola allo stato originale come le sorelle ALn 772 eliminando di fatto il “belvedere” e riclassificandola ALn 772 3424, apponendo un curioso bordino rosso alla sommità della cassa per ricordarne il prestigioso ruolo svolto per un ventennio.

Più tardi, in occasione dell’ultima revisione generale, anche questo distintivo scomparve.

 

Ma le novità Oskar non finiscono qui. Ecco gli altri annunci. Con articolo 2032 è stata annunciata l’automotrice diesel ALn 773 3537, nella livrea verde magnolia/grigio nebbia, allo stato in epoca III. Edizione limitata (350 esemplari), con interfaccia Digitale Plux22, dotata di illuminazione interna montata di serie. e annunciata in consegna entro la prima decade di Maggio 2021.

Per la metà di aprile 2021 è stata invece annunciata la consegna di un set comprendente una ALn 773 3550 in coppia con una rimorchiata pilota Ln 664 3536 nella livrea Azzurro/Beige/Rosso, allo stato in epoca IV. Edizione Limitata anche in questo caso con 350 esemplari, dotata di interfaccia Digitale Plux22, con illuminazione interna montata di serie.

Infine due nuove versioni di ALn772. La ALn 772 3237, nella livrea castano/isabella con trombe lunghe e fascia rossa anteriore antinfortunistica, delle FS ambientata in epoca III (Articolo 2016) con illuminazione interna montata di serie, interfaccia digitale 21 poli. Edizione Limitata (350 pezzi), con consegna prevista a fine maggio 2021.

L’altra invece è la ALn 772 3265 nella livrea castano/isabella con trombe corte e fascia rossa anteriore antinfortunistica, ambientata in epoca attuale VI e utilizzata da Fondazione Ferrovie dello Stato per i Treni Natura sulla linea Siena-Asciano-Monte Antico (Articolo 2015). Dotata di illuminazione interna montata di serie, interfaccia digitale 21 poli. Anche questo modello in edizione limitata (350 pezzi), con consegna prevista a fine maggio 2021.

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