Torniamo ad aggiornare la nostra rubrica dedicata alle composizioni dei treni. Una rubrica che fa da collante tra la ferrovia vera e la ferrovia in miniatura, quella in scala. Facciamo un salto all’indietro di quarant’anni, dal 2020 al 1980. Torniamo al tempo in cui le E.444 “Tartaruga” volavano alle soglie dei 200 chilometri all’ora, venivano affiancate da qualche anno dagli E.656 “Caimano”, e si stavano costruendo i prototipi del “Tigre”. Era il periodo in cui le distanze tra le grandi città sembravano accorciarsi grazie all’alta velocità delle ferrovie.
Era ancora il periodo dei Rapidi, prima ancora che arrivasse anche in Italia il termine di InterCity. E a proposito di Rapidi parliamo del Rapido 902, con una massa complessiva di 630 tonnellate, per dodici carrozze al traino di una E.444 di seconda serie.
Prendendo in considerazione il treno R902 che partiva da Napoli alle ore 12:00 e arrivava a Torino Porta Nuova alle ore 22:30 dopo oltre dieci ore di viaggio e dopo aver toccato Roma Termini, con cambio locomotore, Grosseto, Livorno Centrale, Pisa Centrale, La Spezia, Genova Piazza Principe. A Genova veniva agganciata in coda una E.636 per la spinta in coda fino a Ronco Scrivia. A Ronco Scrivia il treno si fermava per qualche attimo per permettere di staccare in coda la E.636 che poi riscendeva di nuovo verso Genova in solitaria.
La composizione prevedeva una Ristorante in livrea bandiera, quattro carrozze Tipo GC sempre in livrea bandiera, quindi un Bagagliaio ancora con la livrea Bandiera, e sei carrozze Tipo X di seconda classe, di cui la prima agganciata al Bagagliaio con il comparto ristoro.
Cliccando sulla foto sottostante si può ingrandire la composizione del treno.
