Sono da poco passate le due e mezza di notte, poco prima si era udito il tocco di una delle vicine chiese del paese, quando il silenzio appena accarezzato dalle onde del mare, nella vicina spiaggia che parte dall’Isola di Dino e accompagna la ferrovia per qualche chilometro, viene interrotto dal ruggito del “Caimano” E 656 impegnato a trainare un espresso notturno. E’ uno dei tanti treni notturni che già avevamo visto passare fino pochi minuti prima, ma questo dando un’occhiata all’orario ufficiale non compare; scopriremo il mattino seguente, recandoci alla stazione di Praia a Mare sempre presenziata da molti ferrovieri, che il treno in questione è uno degli straordinari che Ferrovie dello Stato ha istituito per fronteggiare il primo maxi esodo estivo della stagione.
Ne seguiranno un altro paio, nella successiva ora di bivacco ferroviario notturno, in cui assistiamo al transito di eccezionali transiti di treni merci, con alcuni di essi che vedono la presenza delle gloriose E. 626 ed uno in particolare con una straordinaria teoria di carri Gs e Gks: quasi trenta carri. Verso le tre e mezza di notte decidiamo di coricarci, per non “influenzare” troppo il sabato che avremmo passato al mare. Complice il caldo, lasciamo le finestre socchiuse: la ferrovia ed il mare non sono distanti, così prima di prender sonno facciamo in tempo a farci cullare dalle onde, che quasi ritmicamente accarezzano i ciottoli della spiaggia di Praia, e dal ronzio di qualche altro locomotore impegnato nella conduzione di altri treni notturni e merci (ne riconosciamo la differenza nel frastuono al passaggio dei carri di quest’ultimi, ndr).
Il convoglio, partito nel primo pomeriggio da Milano Centrale e che aveva fatto sosta a Piacenza, Parma, Modena, Bologna Centrale, Firenze Campo Marte e Roma Tiburtina, è composto da due sezioni: dietro al locomotore (non c’è cambio macchina, è la stessa partita dalla città meneghina, ndr), una carrozza cuccette di prima classe Tipo 1957 in grigio ardesia, poi due cuccette Tipo X, e due carrozze letto Tipo T2s e Tipo MU. E’ questa appena descritta la sezione per Catania Centrale che, l’indomani mattina dopo il traghettamento sullo Stretto, verrà separata dalla sezione diretta a Palermo Centrale composta da una Cuccette Tipo X già nella livrea per quegli anni recente Rosso Fegato, una Cuccette Tipo X Ardesia, poi di nuovo una Rosso Fegato, ed ancora una Grigio Ardesia, prima delle tre carrozze letto rispettivamente Tipo Fiat, Tipo MU e Tipo T2s. Il treno da Roma Tiburtina non ha più effettuato fermate, salvo un paio di veloci soste in linea per precedenze nei pressi del nodo di Napoli, e la prossima in programma è prevista per l’imbarco di Villa San Giovanni, all’alba.
Che bella la ferrovia italiana degli anni ottanta, che bello ripensare alla varietà dei treni siano essi passeggeri o merci.
Vi riproponiamo di seguito la composizione del treno descritto, ripreso dalla memoria di un appassionato nel breve racconto della notte trascorsa lungo i binari della ferrovia tirrenica calabrese.
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Qui sotto invece un filmato tratto dal canale YouTube “Subariv” in cui si rivive la ferrovia italiana verso la fine degli anni ottanta, nella stazione di Milano Centrale.