Negli ultimi giorni di novembre Acme ha consegnato un set particolare che, se non spiegato bene, potrebbe “rischiare” di essere considerato un classico set formato da una “centoporte” e da una “Corbellini” qualunque. Ma non è così. Scopriamolo insieme.
L’azienda meneghina ha consegnato questo set con articolo 55334, composto da due rotabili entrambi in livrea grigio ardesia ed entrambi ambientati in epoca IV.
Il primo rotabile è una carrozza mista di prima e seconda classe tipo 1949R (ABz 67.602). Acme ha riprodotto una delle tre vetture esistite nella realtà: le altre due avevano numerazione ABz 67.600 e ABz 67.601. La particolarità di questa carrozza consiste nella presenza di due soli scompartimenti di prima classe in posizione centrale e affiancati alla ritirata. Riprodotto in scala H0 1:87 per la prima volta, il modello riproduce il rotabile quando, nei primi anni ottanta, si trovava assegnato a Rimini e per lo più veniva messo in composizione a treni che impegnavano la linea di valico appenninico tra la riviera romagnola e Firenze Santa Maria Novella; la vettura era dotata di riscaldamento a vapore, per questo poteva essere messa in composizione a convogli a trazione diesel, e quindi insieme al classico carro riscaldo, in convogli trainati dalle macchine diesel D.341 o D.342.
L’altro modello riprodotto è invece una “Corbellini” Tipo 1951R di seconda classe, numerazione Bz 38071, riprodotto in perfetta scala H0 1:87 per la prima volta in grigio ardesia. Una delle particolarità di questa vettura, che faceva parte di un lotto di 180 rotabili, è rappresentata dalla presenza degli aeratori sul tetto di costruzione tedesca, gli stessi che venivano installati di serie sulle carrozze Tipo X. La vettura riprodotta da Acme è stata fotografata nei primi anni ottanta da Fabio Cherubini alla stazione di Viareggio.
Questo rotabile in quel periodo veniva dunque inquadrato in composizione a convogli di treni locali che percorrevano le linee afferenti la città capoluogo della Versilia.