Oskar consegna altre due versioni di “Ocarine”. Entrambi i modelli sono a tiratura limitatissima di soli 200 esemplari. Con articolo 2102 il marchio sardo ha consegnato l’elettromotrice ALe 790 041, versione motorizzata, con una testata aerodinamica ed una testata tronca, con trombe corte e fanali d’origine con IR e RS delle FS ambientata in epoca IV (anni ottanta). Il modello è dotato di interfaccia digitale PLUX22, con altoparlante installato e cablato di serie, e con le stesse particolarità dei modelli precedenti: riproduzione di alto livello sia per quanto riguarda gli accessori esterni che quelli interni.
Con articolo 2105, invece, Oskar ha consegnato con le stesse caratteristiche tecniche del precedente modello l’elettromotrice ALe 880 100 (motorizzata), con una testata aerodinamica ed una testata tronca, con trombe corte ma con fanali moderni. Il modello è ambientato in epoca IV/a, quindi dalla seconda metà degli anni settanta.
LE PARTICOLARITA’ (a cura di Fausto Condello) – I nuovi modelli consegnati da Oskar, rispetto alle precedenti consegne, presentano fondamentalmente la differenza relativamente al costruttore, dato che sia per quanto riguarda le ALe 790 che per le ALe 880 le caratteristiche tecniche sono pressoché medesime rispetto alle consegne precedenti delle confezioni di sole testate “piatte” e testate “semi-aerodinamiche”. La prima confezione di testate “piatte” (.013 e .019) erano esemplari di costruzione Ansaldo, con la .019 che ebbe anche la vicissitudine di essere trasformata in rimorchiata nel dopoguerra per essere poi ri-motorizzata dopo il 1959.
La seconda confezione delle “semi-aerodinamiche” era una Ansaldo (.054 e l’altra .062 Breda). Dopo le uscite delle prime singole ALe 790 (piatta) e ALe 400 (semi), ora è la volta di ulteriori esemplari “semi” con la ALe 790.041 (OM-CGE) in origine di seconda e terza classe, e con la ALe 880.062 in origine di sola terza classe e con velocità massima di 130 km/h, poi abbassata a 105 km/h come tutte le altre.
EDITORIA – Alcune pubblicazioni dedicate alle “Ocarine”.