Sono arrivate nei negozi di fermodellismo le elettromotrici leggere ALe 582, con le rimorchiate Le 763, prodotte da Oskar in livrea di origine. In attesa delle ALe 624 che saranno consegnate, secondo quanto annunciato dall’azienda sarda, nel secondo trimestre del 2024. Con articolo 2077 viene consegnato il set di due pezzi composto da un’elettromotrice ALe 582 008, mista di prima e seconda classe, con rimorchiata semipilota con comparto bagagli e ritirate Le 582 030 nei colori d’origine MDVE in rosso fuoco e grigio polvere con fascia arancio, ambientata in epoca 4b-5a. Predisposta con illuminazione interna di serie, fanali funzionanti con inversione, presa decoder PluX22 con diffusore sonoro già installato. Si tratta di una produzione limitata a 350 pezzi, riproduzione in esatta scala H0 1:87 con lunghezza, interperno e modulo dei sedili perfettamente rispondenti al vero. Frontali con dettagli applicati, imitazione dell’aggancio automatico di elevato realismo con parti applicate, gancio corto tra le unità. Meccanica completamente nascosta nel vano AT posto dietro la cabina di guida dell’elettromotrice. La riproduzione del telaio è in metallo pressofuso, trasmissione articolata con alberino telescopico sul carrello anteriore, ruote con anelli di aderenza. I modelli sono provvisti di impianto elettrico di nuova concezione, con illuminazione interna di serie, con ambiente viaggiatori e cabine di guida gestiti separatamente.
Con articolo 2079 Oskar ha consegnato la rimorchiata intermedia Le 763 123 di seconda classe, nei colori d’origine MDVE rosso fuoco e grigio polvere con fascia arancio, ambientata in epoca IVb-Va, con illuminazione interna di serie.
UN PO’ DI STORIA – Il progetto venne sviluppato alla metà degli anni ottanta allo scopo di sostituire gli ormai obsoleti rotabili usati per il traffico pendolare ed a media distanza, prevalentemente sulle linee secondarie della Sicilia e dell’Italia meridionale.
Concettualmente si tratta di un’evoluzione del precedente progetto dell’elettromotrice ALe 724; l’ambiente viaggiatori è concepito in funzione di un maggior comfort, mentre le prestazioni sono del tutto simili. È accoppiabile alla progenitrice mediante comando multiplo.
La commessa del primo lotto venne effettuata a metà del 1984 e le consegne iniziarono nel 1987. Sei elettromotrici, inoltre, furono acquistate dalle Ferrovie Nord Milano, che le ricevettero in consegna nel 1993, classificandole come EA.750-19 ÷ 24.
Le commesse per la costruzione vennero affidate, per quanto riguarda la parte meccanica e le casse, alla Breda Costruzioni Ferroviarie di Pistoia, alle Officine Fiore di Caserta, alle Officine Meccaniche della Stanga e, per la parte elettrica, alla Ercole Marelli, all’Ansaldo Trasporti ed alla Metalmeccanica Lucana.
La livrea adottata in origine per le unità FS fu quella delle carrozze MDVE per medie distanze, in grigio con fasce laterali arancione e rosso. A partire dagli anni duemila, con la nascita di Trenitalia, le stesse vennero ripellicolate nella livrea XMPR unificata.
I convogli, di solito, sono composti da una motrice ALe 582, da una o due carrozze rimorchiate intermedie Le 763 e da una carrozza rimorchiata semipilota Le 562, oppure da una motrice ed una sola rimorchiata semipilota; il sistema di trazione è “full chopper”, strettamente simile a quello utilizzato sull’elettrotreno ETR 450. Nel 2014, nell’ambito del progetto “Interreg” fra Italia e Svizzera, sei ALe 582 (confluite nel parco sociale di Trenord a partire dal 2009 insieme ad altre unità della serie) sono state messe in servizio sulla linea della Valtellina in livrea dedicata, richiamando il nome di 6 passi alpini (Stelvio, Gavia, Forcola, Maloja, Spluga, Mortirolo), completamente revisionate sia internamente che esteriormente; tuttavia, dopo rilevati problemi nell’affidabilità, nel dicembre 2017 la stessa società ha poi ritirato dal servizio alcune composizioni.
Dal 2020 è iniziata la dismissione delle elettromotrici con l’arrivo degli ETR 103/104/204.
DELLA LORO STORIA NE ABBIAMO PARLATO IN UNO SPECIALE – Vi proponiamo in questa occasione il link ad un nostro speciale, a cura di Fausto Condello, riproposto nell’agosto del 2018. CLICCA QUI – I RAPIDINI…
LA LORO STORIA NEI LIBRI – Modellismo e storia si intrecciano tra loro: per una corretta riproduzione nel modellismo ed una collocazione temporale la ricerca storica è fondamentale ed in questo i libri ferroviari ci vengono in aiuto. Segnaliamo in particolare due pubblicazioni: una un po’ datata del 1989 (volume 1 della collana Rotabili composta da tre volumi in tutto, ndr) a cura di Sergio Pautasso della Edizioni Locodivision dal titolo “ALe 724, treni GAI, ALe 582: dalla metropolitana alle medie distanze”; e l’altra invece molto recente della TG Trains, libro uscito a Marzo 2020, a cura di Luca Berardocco, Giuseppe Lippolis, Emiliano Maldini e Thomas Radice dal titolo “Le elettroniche di prima generazione: automotrici elettriche leggere”. Di quest’ultimo libro ne abbiamo parlato qui (CLICCA QUI).