La casa vicentina ViTrains, alla vigilia dell’Hobby Model Expo 2024, va in consegna con una nuova riproduzione in scala H0 1:87 delle carrozze a due piani Tipo 1979, per tutti gli appassionati note come le carrozze “Casaralta”. L’ultima volta che erano state riprodotte queste tipologie di carrozze correva l’anno 2013, ed in quel caso furono commercializzate quelle in livrea Tre Nord e quelle in livrea Xmpr Trenitalia. Per risalire alle carrozze in livrea MDVC, oggetto di riproduzione, si deve “retrocedere” all’anno 2011.
Tredici anni dopo, dunque, le “Casaralta” in livrea MDVC tornano alla ribalta, e ViTrains, così come accaduto per altri modelli, lo fa con alcuni importanti aggiornamenti che riguardano la parte elettronica ed anche quelle relative ad alcune piccole migliorie allo stampo ed alle scritte, nitide e ben leggibili.
I modelli in tutto sono quattro, e precisiamo che tutti hanno il logo a losanga oltre all’illuminazione di serie. Oltre alla carrozza pilota (Articolo 3426), che presenta la possibilità di poter accendere le luci separatamente tra cabina e comparto passeggeri, numerazione della vettura 50 83 26-39 840-3 npB ambientata in epoca V, vengono commercializzate altre tre vetture intermedie.
Le altre tre vetture sono le seguenti:
- Articolo 3423, carrozza di seconda classe con numerazione 50 83 26-39 272-9 nB;
- Articolo 3424, carrozza di seconda classe con numerazione 50 83 26-39 370-1 nB;
- Articolo 3425, carrozza di seconda classe con numerazione 50 83 26-39 371-9 nB, con servizio per trasporto disabili.
BREVE CENNO STORICO – Le carrozze a due piani tipo 1979 sono delle carrozze ferroviarie a doppio piano progettate per il servizio suburbano e regionale ad alta frequentazione di passeggeri ed usate a tale scopo in Italia dagli anni 1980; oltre alla versione normale ne esiste la versione semipilota. Sono spesso chiamate anche carrozze Casaralta dal nome della società che le costruiva.
Le prime carrozze a due piani, in origine sprovviste di copertura del piano superiore, furono costruite a partire dalla fine del 1800 in Prussia. In Francia furono utilizzate a partire dagli anni venti.
Negli anni settanta, con l’affermarsi del pendolarismo di massa da e verso le grandi città, le Ferrovie dello Stato italiane si trovarono a dover potenziare in poco tempo la capacità dei propri servizi. In particolare il servizio suburbano e locale con grande numero di passeggeri era ancora effettuato, in larga parte, dalle obsolete carrozze Centoporte e Corbellini. Vi era quindi forte necessità di sostituire il vecchio materiale rotabile, non più adatto alle esigenze di trasporto di un gran numero di passeggeri in ambito locale, con percorsi brevi e necessità di facile e veloce incarrozzamento, con nuovo materiale di concezione moderna, funzionale e di facile manutenzione.
In Francia, presso le SNCF, erano già in esercizio dal 1975 moderne carrozze a due piani concepite per servizio suburbano e regionale, progettate e costruite dalla CIMT Lorraine ed impiegate sulle linee a servizio delle banlieue di Parigi, denominate VO 2N (Voiture Omnibus à deux niveaux, successivamente chiamate anche VB 2N: Voiture de Banlieue à deux niveaux e VR 2N: Voiture Régionale à deux niveaux). Si decise quindi di produrre su licenza tali carrozze, sulla base di questo progetto nato su specifica francese, con poche modifiche esterne ed interne. Le FS commissionarono la produzione alle Officine Casaralta di Bologna, dalle quali le carrozze presero il soprannome con cui vengono chiamate gergalmente, Casaralta. Inizialmente vennero classificate nB o nA; la prima livrea utilizzata fu quella per treni “navetta”, caratterizzata dal fondo grigio beige con fasce arancio e viola.