La prossima opera editoriale di Pegaso Edizioni, che diverrà disponibile in concomitanza con l’edizione 2024 dell’Hobby Model Expo di Novegro, in programma nei giorni 27, 28 e 29 Settembre prossimi, sarà l’ultima “perla” della casa editrice fiorentina, e lascerà possiamo dirlo un vuoto importante nel mondo degli appassionati di treni e ferrovia.
Nata a metà degli anni novanta, con il passare del tempo si è ritagliata uno spazio sempre più importante con opere che via via sono diventate dapprima un culto e poi una vera e propria letteratura ferroviaria.
Straordinario il percorso durato un ventennio, con la pubblicazione di dieci volumi dedicati alle locomotive a vapore protagoniste in Italia: dalle prime macchine dell’ottocento, fino a quelle protagoniste dello scorso secolo, passando per le locomotive eredità delle due guerre mondiali.
Eccellente la recentissima opera in due volumi dedicata alle locomotive elettriche in trifase, e poi senza dubbio affascinanti gli otto dedicati invece alle ferrovie del Piemonte, con il quale, con l’uscita dell’ottavo volume che presentiamo in questo articolo, si chiude un bellissimo viaggio.
Ma possiamo, affermare senza timore di essere smentiti, che tutte le opere di Pegaso Edizioni nel tempo sono diventate di inestimabile valore: da leggere, sfogliare, e conservare con cura, quella stessa cura che Michele, che ha raggiunto la meritata età pensionistica, ed Irene di Pegaso, insieme a tutti gli autori che si sono avvicendati in questi anni, hanno saputo esprimere nel realizzare questi capolavori che oggi impreziosiscono le librerie dei numerosi appassionati.
Il 31 Dicembre prossimo Pegaso Edizioni dunque chiuderà i battenti ufficialmente, sentiremo certamente un vuoto, ma resteranno preziosi documenti di un lavoro egregio.
E adesso è doveroso presentare l’ultima perla di Pegaso Edizioni, a firma dell’ottimo Aldo Riccardi, coadiuvato dal co-autore Giorgio Pesce.
In questo volume analizzeremo le vicissitudini che portarono alla costruzione di una tra le più ardite ferrovie del Piemonte, il famoso “terzo valico” che, superando il Turchino con una lunga galleria, ha permesso un nuovo collegamento tra l’importante porto di Genova ed il Piemonte. Con la costruzione della Genova-Ovada-Asti si presentò l’occasione propizia per studiare altri collegamenti tra cui quello che da Ovada potesse rapidamente condurre ad Alessandria e che sarebbe risultato il degno compimento del “terzo valico”. Nel frattempo si erano sviluppati altri itinerari locali con la nascita della tranvia Novi Ligure-Ovada e della ferrovia economica Basaluzzo-Frugarolo ad essa connessa. Di queste linee ne analizzeremo la genesi e la travagliata storia.
- Titolo: Binari tra il Turchino e la valle dell’Orba
- Editore: Edizioni Pegaso Firenze
- Autore: Aldo Riccardi – Giorgio Pesce
- Pagine con foto a colori
- Copertina: cartonata
- Formato: 23 x 32 cm
- Prezzo di copertina: Euro 57,00