MODELLISMO | Da Acme gli interessanti carri Tipo Sa per “Italsider”

Annunciati nel catalogo 2023, presentati anche in occasione dell’Hobby Model Expo di Novegro lo scorso mese di settembre, ed infine consegnati ai negozianti la settimana successiva all’evento milanese: sono i nuovissimi carri Tipo Sa consegnati da Acme. L’azienda lombarda ha intanto consegnato due modelli singoli (Articolo 40440 e 40441) che differiscono solo nella numerazione, in attesa che poi siano consegnati due set da tre pezzi con carico di coils (visti a Novegro, ndr), che saranno proposti con articoli 40130 e 40131.

I due rotabili già consegnati invece sono commercializzati senza carico, ma presto saranno disponibili nei negozi (Articolo 95060) le riproduzioni delle bramme, trattate nella tipica colorazione che assumono nella realtà e che quindi daranno un ulteriore tocco di realismo al modello, già di per se di ottima fattura.

Il carro è ambientato in piena epoca IV (anni settanta) prima della trasformazione della propria marcatura in Tipo Salp, da fine anni settanta, come specifichiamo nel capitolo dedicato ai cenni storici sotto la galleria fotografica.

Perché alcuni carri con coils ed altri con bramme? Tutto poteva dipendere dalle acciaierie di provenienza. In Italia i quattro principali siti di produzione, da sud a nord, da Taranto a Bagnoli (Napoli), da Piombino (Livorno) a Genova, da cui poi, si potevano osservare convogli destinati alle varie località del Nord Italia dove erano ubicate realtà industriali italiane: da quelle specializzate nel settore automotive al navale, per finire al settore degli elettrodomestici.

L’impianto di Piombino, per esempio, non era dotato di laminatoi, così dalla sede toscana potevano partire convogli con carri caricati con bramme con destinazione Genova, via Livorno-Pisa, dove poi venivano lavorati e trasformati in Coils e successivamente trasferiti altrove.

Il carro Tipo Sa poteva essere osservato in composizione con altri carri già impiegati per questo tipo di trasporto, come ad esempio i carri Tipo Poz fino a fine anni settanta, da quando i carri Poz hanno assunto la marcatura Tipo Smm, dopo un breve periodo in cui veniva applicata la lettera “R” davanti a “Smm”.

CENNI STORICI – Costruiti tra il 1973 ed il 1975 dalle O.M.S. (Officina Meccanica della Stanga – Padova) in 144 unità, fino alla fine degli anni settanta hanno mantenuto la marcatura Sa per poi essere trasformata in Tipo Salp, ed ovviamente entrati in servizio come carri privati di proprietà di Italsider, atti a circolare sulla rete nazionale. Inizialmente con livrea grigio ferro (RAL 7011) poi, insieme a modifiche via via applicate al rotabile come per esempio le soppressioni di sponde di testa o laterali, fu applicata la livrea con il grigio chiaro segnali (RAL 7004).

Ad oggi si contano ancora diverse unità attive, tuttavia sostituiti dai più moderni carri “telescopici” nei collegamenti su rete nazionale, vengono impiegati soltanto per usi interni agli stabilimenti.

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