Ancora novità e ancora consegne dal mondo del modellismo. Sempre attiva ACME che nella seconda settimana di questo mese di febbraio provvede ad altre due consegne molto attese.
Con articolo 60595 l’azienda meneghina ha consegnato il locomotore elettrico E. 646 081 “Navetta” nella livrea MDVC, con vetri frontali corazzati, sfogatoi sul tetto di tipo piccolo, senza smorzatori, nello stato del 1988, quindi in epoca IV. All’epoca la macchina era assegnata al deposito locale di Milano Smistamento, come riportano correttamente le scritte riprodotte sulla cassa. Tecnicamente il modello è predisposto con presa decoder a 21 poli MTC. Acme ha reso disponibile il modello anche con Sound-Decoder (Articolo 69595). Dopo la trasformazione in navetta, completata a Foligno nel settembre del 1981, la E 646 081 ha comunque conservato gli sfogatoi superiori di tipo piccolo e questa peculiarità è rimasta sul locomotore sino al suo accantonamento. Acme propone l’unità nella livrea navetta con imperiale alluminio e cornici dei finestrini metalliche, così come in servizio alla fine degli anni ‘80, quando era assegnata al deposito locomotive di Milano Smistamento. Il modello è realizzato utilizzando la meccanica di ultima generazione, dotata di una coppia di boccole in ottone su ogni assale, che unita alla massa di ben 530 grammi ottenuta anche dal montaggio delle guancette di metallo sul carrello centrale, garantisce una marcia assolutamente regolare; i pantografi del tipo 52 con archetto curvo, sono realizzati in filo ed in microfusione, riproducendo fedelmente la struttura scatolare della parte inferiore dei bracci mentre i carrelli presentano, come al vero in quel periodo storico, tutte le sabbiere. Oltre alla tradizionale illuminazione dei fanali, con inversione automatica delle luci bianco/rosso, il modello è dotato di illuminazione della cabina; quest’ultima permette di osservare l’alto livello di dettaglio delle numerose parti riportate. Nella versione digitale è anche possibile accendere la luce del corridoio ed utilizzare la funzione di accensione indipendente delle luci anteriori o posteriori in modo da simulare realisticamente il funzionamento delle luci a seconda che la locomotiva sia in trazione o in spinta. Il modello è stato realizzato in versione analogica (60595) e digitale (69595) per un totale complessivo di 350 pezzi.
Nel 2016 Acme consegnò la carrozza Tipo 1957R “Corbellona” in livrea castano (Articolo 50691), a distanza di sette anni l’azienda diretta da Alessandro Buonopane ha consegnato la stessa carrozza ma in versione con livrea grigio ardesia. Si tratta della riproduzione in perfetta scala H0 1:87 di una carrozza di seconda classe Tipo 1957R “Corbellona” con marcatura unificata e carrelli FS 27, quindi ambientata in piena epoca IV.
Il modello è stato riprodotto con tutte le migliore apportate negli ultimi anni sia nella riproduzione del sottocassa che in quello di alcuni particolari riportati come ad esempio sulle fiancate, sul tetto e nei carrelli riprodotti con una definizione di profondità davvero interessante.
Interessante il carro coperto Tipo Gos-uv delle DB consegnato da Brawa, in scala H0 1:87. Con articolo 47295, ambientato in epoca IV, riprodotto con scritte Peugeot-Talbot in livrea blu e con scritte gialle. Il modello è riprodotto con particolari riportati e con la qualità ormai riconosciuta alla casa tedesca.
Un carro adibito al vero al trasporto di ricambi e accessori della casa automobilistica francese, e che ha circolato per molti anni anche nei binari italiani, soprattutto nelle direttrici ferroviarie più importanti del Nord Italia.
Infine nel vasto mondo degli accessori non potevamo non citare le bellissime ed interessanti riproduzioni di Artitec. In particolare ci siamo soffermati su due articoli, utili per riprodurre scenari anche eventualmente associabili al mondo ferroviario. Per esempio per riprodurre un impianto ferroviario di una ditta privata servita direttamente dalla strada ferrata, oppure per riprodurre qualche scenario in un deposito locomotive e/o rotabili. In questo ultimo caso gli armadi accessoriati con attrezzatura varia e ricambi (Articolo AT387.506) sono perfetti. E cosa dire del muletto (Articolo 387.293) che potrebbe essere personalizzato lateralmente sulla fascia bianca con indicazioni precise dell’azienda che si è intenzionati a riprodurre al posto delle iscrizioni proposte di base.