MODELLISMO – SPECIALE HOBBY MODEL EXPO NOVEGRO 2018 | Le case “artigiane”: Sagi una garanzia, Mini Miniatures una bella e gradita novità!

L’edizione 2018 dell’Hobby Model Expo di Novegro è terminata domenica scorsa, ma i nostri speciali proseguono. Dopo aver rivisitato gli stand dei produttori industriali ed il padiglione dei plastici e diorami, ripercorriamo adesso le principali novità dal mondo dei produttori a carattere artigianale.

 

Come sempre rivoluzionario lo stand di SAGI, ricchissimo di gradite novità, con i modelli in ottone rifiniti e ben sporcati. Eccellente la pilota “centoporte” a tre assi in grigio ardesia, stupendo il carro trasporto bestiame tipo “Fo”. Di pregevole effetto anche il carro trasporto bombole gpl, mentre facevano bella mostra di sé i carri due assi “Ausiliare”.

In una delle vetrine dello stand anche le novità di produzione “Aster Model“: vediamo le stupende riproduzioni di alcuni veicoli Esercito Italiano; si tratta del modello CM 52.

C’era una novità tra gli stand di Novegro, una nuova azienda, con idee fresche, un’azienda dinamica, che ha puntato dritto allo scartamento ridotto H0m, allo scartamento italiano. Si tratta di MINI MINIATURES. Spettacolari le riproduzioni dedicate alla Ferrovia Genova Casella (vedi foto). Mentre sono letteralmente andate a ruba le realizzazioni delle carrozze “accodate” di Ferrovie Nord Milano (Carrozze accodate FNM, le due assi (B) ricostruite con terrazzini chiusi. Modello in scala 1:87.), vedremo presto i modelli in scala H0 delle Autobianchi Y10. E chissà che sull’onda dell’entusiasmo tra un po’ di tempo non si possa ammirare qualcosa di sardo…

Presente anche ALPEN MODEL con delle eccellenti realizzazioni di carrozze di svariate epoche, tutte con iperdettagli ed in ottone. Di seguito una panoramica ad un angolo della vetrina dello stand.

Interessante come sempre anche lo stand di FL Franco Lepri. Specializzato nella realizzazione dei veicoli per i lavori di manutenzione delle linee ferroviarie. Novità succosa di quest’anno la realizzazione del convoglio per il trasporto delle rotaie da 36 metri: vediamo nella foto una panoramica dei nuovi modelli.

 

Interessante anche il piccolo stand di HF: il nostro interesse in questo caso è andato alla riproduzione delle Aln 80. Davvero ben fatta anche la versione per il trasporto pesce, non motorizzata come al vero per l’aggancio ai treni ordinari.

Non potevamo rimanere indifferenti davanti alla vetrina dello stand di LOCOMODEL. Presentato infatti il modello riproducente la locomotiva a vapore Gruppo 950, ex 6901-6906 RM. Questo gruppo di locomotive di aspetto elegante grazie alla grande armonia dei suoi volumi, pervenuto alle FS con il riscatto delle grandi reti private avvenuto nel 1905, è l’unico esistente, in ambito FS, con rodiggio 2’C2′. Interessantissimo gruppo, fu l’ultimo studiato da quell’Ufficio d’Arte di Torino che, in questo progetto, pose in essere tutta l’esperienza accumulata in tanti anni di preminenza nel campo della doppia espansione. L’Ufficio d’Arte di Torino, però, nato sotto le “Strade Ferrate dell’Alta Italia”, per poi essere della “Rete Mediterranea” non poteva più difendere le proprie scelte tecniche, in quanto, all’atto della loro costituzione, le FS elessero a proprio ufficio tecnico il nuovo “Centro Studi di Firenze”, formato da tutti tecnici della ex concorrente “Rete Adriatica”. A causa di questo cambio di indirizzo nelle scelte tecniche, il progetto della Gr 950 non ebbe seguito, così diverso nella concezione, rispetto alla filosofia fino ad allora, ed anche in seguito, seguita dai tecnici dell’ufficio studi FS. Le macchine del Gr. 950, infatti, erano a tre cilindri a doppia espansione, con caratteristiche assolutamente di avanguardia. Il cilindro ad alta pressione era quello centrale e poteva essere gestito dal macchinista in modo separato dagli altri due a bassa pressione, per ottimizzare al massimo i consumi e la potenza e adattando perfettamente, in tal modo, la marcia alle prestazioni richieste.

Macchina particolarmente adatta al servizio vicinale, grazie al suo rodiggio con carrelli di guida da ambo i lati, manteneva la stessa velocità nei due sensi di marcia, non aveva bisogno di essere girata ai capolinea e, proprio per agevolare il macchinista in questa sua peculiarità, prevedeva ben due posti di guida, ognuno adatto ad un senso di marcia. Queste macchine, ben presto vennero private del sistema compound e trasformate a due cilindri gemelli e la taratura della pressione del vapore in caldaia, passo’ dai 15 ai 12 Kg/cmq, avvicinandosi tecnicamente a quello che era ila filosofia costruttiva dei tecnici dell’Ufficio Studi di Firenze. Immatricolate in origine nel gruppo 690 della Rete Mediterranea, dopo il riscatto, queste locomotive andarono a formare il gruppo 950. Furono costruite nel numero di sei unita’, tutte nel 1905, ed il loro numero non pote’ aumentare perché, come abbiamo visto, le scelte tecniche della neonata FS seguirono strade diverse.

Questa macchina, aveva la potenza di circa 490 CV ed una velocità di 80 Km/h in entrambi i sensi di marcia, inoltre potevano contare su di una ottima autonomia, potendo imbarcare 6.000 litri d’acqua e 3 tonnellate di carbone. Il suo sforzo di trazione massimo era di circa 7.700 kg., circa un terzo della piu’ potente loco che abbiamo mai avuto, la Gr. 480.

Locomodel propone il modello di questa splendida locomotiva a vapore, realizzato rigorosamente a mano, in metallo foto inciso e fuso.

Ecco la foto del modello della Gr. 950 in tutto ottone, ancora nella fase di produzione.

Chiudiamo la rassegna con TOMMASONER ART. Nella vetrina alcune novità: in particolare riportiamo qui la realizzazione del Fiat 684 e del carrello a quattro assi per il trasporto di carri merci.

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