Grazie soprattutto alle riproduzioni in scala degli ultimi anni (Acme, Roco, Rivarossi, ma anche Os.Kar per quanto concerne le Corbellini, ndr) è davvero compito facile riprodurre nei nostri plastici i più disparati locali in grigio ardesia: per lo più quelli protagonisti un po’ in tutta Italia dagli anni ’70 e fino ad oltre la metà degli anni ’80. Proprio in questi giorni la Roco, ne parliamo in un altro articolo nella sezione dedicata alle news del modellismo, ha consegnato ai negozi di fermodellismo, con nuove numerazioni, alcune carrozze “centoporte” in grigio ardesia, carrozze già proposte in passato.
Così, alimentati dall’annuncio del gruppo Hornby che a marchio Rivarossi consegnerà a breve nei negozi altre numerazioni di E.428, sono tornati a galla nella memoria vecchi ricordi di un locale “Firenze SMN-Empoli-Pisa Centrale-Livorno Centrale” protagonista sulle rotaie della linea della “Leopolda” intorno alla metà degli anni ottanta.
Viaggio di andata da Livorno la mattina all’alba, ritorno nel primo pomeriggio. Prendiamo il caso del pomeriggio, appuntamento per un gelato e la vista del treno dal vicino “Parco della Rimembranza” della città di Empoli, ed è qui che prendiamo spunto per la descrizione. Il convoglio impiegava oltre due ore per unire la città dell’arte con la costa labronica, impegnando la linea con soste in tutte le stazioni e numerose precedenze concesse a treni di rango più elevato. Come nel caso, appunto, della stazione di Empoli dove veniva instradato nel binario 5: dopo aver lasciato il via libera ad una paio di precedenze ed altrettanti incroci (compreso una coincidenza da Siena, ndr), si rimetteva in cammino verso Livorno. Spettacolare la E.428 che con le sue enormi ruote “strimpellava” gli scambi prima di immettersi nel corretto tracciato.
Vediamo la composizione nella grafica seguente (cliccando sulla figura si ottiene l’ingrandimento):
La E.428 in testa, presente un bagagliaio/postale Dz83000, quindi una centoporte Bz36000 di seconda classe, una Tipo 32000 sempre di seconda, due Corbellini Tipo 34000 entrambe di seconda ed entrambe a carrelli, quindi di nuovo una centoporte Bz36000 di seconda classe. Una composizione che poteva variare nel corso del tempo a seconda delle esigenze del momento, secondo i canoni ferroviari dell’epoca in cui ammirare i treni in transito ogni giorno potevano riservare continue sorprese; alla testa di questo convoglio, per esempio, abbiamo ammirato nel tempo pure la E.424 oppure la E.636.