MODELLISMO – PRIMO PIANO | E626.075 di LE Models finalmente nei negozi (Foto&Video)

E626 075 Le Models frontaleE’ stata un’attesa spasmodica, iniziata dopo che alla scorsa edizione dell’Hobby Model Expo di Novegro (Milano), a settembre 2016, erano stati lanciati ufficialmente i progetti esponendo presso lo stand i primi campioni. Fin da subito si era intuito che sarebbe stato uno dei pezzi più attesi dagli amanti del modellismo ferroviario. Ed ora, dopo qualche giorno di attesa in più rispetto alla data prevista di consegna, finalmente il primo E626 di LeModels, by Level, è nei migliori negozi di fermodellismo.

Il primo modello distribuito è l’articolo LE20511 (Le20511S per la versione digitalizzata, ndr), che corrisponde alla E626.075, deposito di Milano Smistamento ambientata in Epoca IIIb/IVa, cioè nel decennio che va dalla seconda metà degli anni ’60 alla prima metà degli anni ’70.

Ma prima di addentrarci nella descrizione del modello, guardiamo alcuni cenni storici.

 

CENNO STORICO

Le locomotive del gruppo E626 rappresentano le capostipiti per il sistema di alimentazione in corrente continua a 3000V, che venne sviluppato negli anni ’20 sotto l’impulso dei cambiamenti politici dell’epoca, favorevoli alle elettrificazioni delle linee con il nuovo sistema in contrapposizione al più complicato sistema trifase già in uso. La linea prescelta per la sperimentazione fu la Foggia-Benevento, su cui a partire dal settembre 1927 iniziarono a circolare i primi prototipi del nuovo gruppo E.626.

L’impostazione meccanica delle prime macchine rappresenta un caso unico tra tutte le locomotive FS: dei sei assi, tutti motori, i due centrali sono solidali al telaio, mentre quelli di estremità sono inclusi in due carrelli imperniati al telaio tramite una trave triangolare e pattini sui lati che ne permettono la rotazione. La costruzione della cassa segue i dettami dell’epoca, con un corpo centrale comprendente le cabine di guida e le apparecchiature principali più due avancorpi contenenti le apparecchiature ausiliarie.

Dopo la costruzione di una prima serie di 14 prototipi, quasi tutti diversi tra loro a causa della sperimentazione di diverse componenti e soluzioni ed oggetto di numerose modifiche nel corso della loro carriera, si giunse ad un progetto di E.626 “unificato” e, tra il 1931 ed il 1939, vennero consegnate le E.626 di serie, per un totale di 448 unità costruite, suddivise in 4 serie (14 prototipi, 015:099 di seconda serie, 100:407 di terza serie, 408:448 di quarta serie inizialmente consegnate come E.625 001-041), con una continua evoluzione tecnica dovuta all’esperienza accumulata nel tempo. Le E.626 “unificate” erano dotate di 6 motori con potenza oraria totale di 2050 kW e velocità massima di 95 km/h; nella ricostruzione del secondo dopoguerra molte unità di seconda e terza serie furono ricostruite, integralmente o in parte, con gli stessi equipaggiamenti delle unità di quarta serie.

La diffusione delle E.626 sulla rete FS procedette inizialmente di pari passo con l’elettrificazione in corrente continua delle linee, su cui si incaricarono di trainare tutti i treni merci e parte dei passeggeri (insieme alle successive E.326 e E.428); nel dopoguerra l’arrivo di macchine più moderne e performanti le scalzarono dal servizio viaggiatori più importanti, ma le E.626 continuarono a costituire l’ossatura principale dei treni merci sulla rete italiana fino agli anni ’80, quando si iniziò a sospendere le Riparazioni Generali, per poi essere definitivamente tolte dal servizio regolare nel 1995. Alcune unità sono state preservate funzionanti per treni storici, diverse altre conservate statiche oppure come monumento in numerose località del Paese.

Nel video di seguito “Canale Muzio” tra le altre si riconosce la E626 proprio nel periodo (fine anni 60-inizio anni 70) in cui è ambientato questo modello.

 

LA E626.075 IN SCALA – CENNI TECNICI

E626 075 Le Models pantografo
Riproduzione in perfetta scala 1:87 della locomotiva elettrica E626.075 di seconda serie delle FS ricostruita con avancorpi di IV serie, costruttore SNOS (Società Nazionale Officine di Savigliano), nello stato di fine anni ‘60/inizio anni ‘70 (ep. IIIb/IVa). Livrea castano/isabella, pantografi 42LR con base standard, assegnata al deposito di Milano Smistamento.

E626 075 primo piano sul pantografo

EDIZIONE LIMITATA E NUMERATA

Tutti gli altri dettagli del modello conformi con l’epoca di ambientazione: corpo della cassa di origine con griglie laterali, finestrini laterali delle cabine allo stato di origine, porte di accesso in cabina di origine in legno, comando del tachigrafo meccanico sul terzo asse con rinvio lungo ad entrambe le cabine, riproduzione in cabina del tachigrafo meccanico Hasler e delle porte di accesso a corridoio e cabina AT con posizione differenziata dei dettagli tra le due cabine, accoppiatori del freno moderabile, respingenti moderni e fanali di origine, priva di Ripetizione Segnali. Iscrizioni di servizio complete in giallo e date di revisione in bianco, marcatura frontale con caratteri ombreggiati.
Alcune E626 di seconda serie ricostruite dopo la Seconda Guerra Mondiale con equipaggiamenti unificati con le unità di quarta serie hanno ricevuto i pantografi 42LR al posto dei classici pantografi tipo 32 con cui sono state costruite; in molte di queste unità, tra cui la E626.075 riprodotta, è stata modificata di conseguenza anche la posizione degli isolatori, diversa tra i due tipi di pantografo.

Di seguito una galleria fotografica a cura di Gabriele Ravenna (Treni&Treni) e della stessa azienda Level.

Di seguito il video del canale YouTube “Corti Ferroviari Amatoriali” girato alla scorsa edizione di Novegro 2016 “Hobby Model Expo” sul campione non definitivo della E626.075 presso lo stand di LeModels – Level.

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