MODELLISMO | Novità da Level con E636 ed E646

Riproduzione in perfetta scala 1:87 della locomotiva E.636.169 di seconda serie delle FS, nello stato di inizio anni ’70 (epoca IVa). Livrea castano/isabella con carrelli castano. Assegnata al deposito di Bussoleno.

Tutti i dettagli del modello conformi con l’epoca di ambientazione: carrelli con boccole di tipo Athermos fedelmente riprodotte, montatoi dei manovratori modificati di tipo largo con corrimano supplementare, prese d’aria ad orecchio sulle fiancate nella disposizione di origine, tientibene sul ricasco dell’imperiale di tipo corto di origine, due tergicristalli per cabina, supporto reggibandiera centrale d’origine, priva di trombe sul tetto, tachigrafo meccanico Hasler di vecchio tipo e rubinetto del freno moderabile in cabina con volantino rosso, smorzatori tra le semicasse, accoppiatori del freno moderabile sui panconi, respingenti moderni e fanali di origine, priva di Ripetizione Segnali. Gocciolatoi frontali e rubinetto di sicurezza pantografi esterno. Pantografi di tipo 42 Unificato con strisciante centinato.

A partire dal 1963 le 10 locomotive E.636 (unità 162- 171) dotate sperimentalmente di boccole per gli assi di tipo “Athermos” furono assegnate al deposito di Bussoleno, per prestare servizio sull’impegnativa linea del Fréjus, e contestualmente dotate del dispositivo bitensione 3 kV/1,5 kV per operare nel piazzale di Modane. Limitando il raggio di azione di queste macchine ad una sola linea risultava più semplice la verifica del funzionamento delle boccole sperimentali rispetto alle boccole tradizionali di cui erano dotate le altre E.636 che svolgevano gli stessi servizi su quella linea. Nonostante il buon esito della sperimentazione, l’utilizzo delle boccole “Athermos” non ebbe seguito per mancanza di assi di ricambio (diversi dallo standard), ed a fine anni ’70 tutte queste macchine risultavano riconvertite alle boccole a rulli tradizionali.

LE20623 E636 169 orizzontale

 

Riproduzione in perfetta scala 1:87 della locomotiva E.636.199 di seconda serie delle FS, nello stato di inizio anni ’60 (epoca IIIb). Livrea castano / isabella con carrelli castano. Tutti i dettagli del modello conformi con l’epoca di ambientazione: montatoi dei manovratori d’origine, prese d’aria ad orecchio sulle fiancate nella disposizione di origine, tientibene sul ricasco dell’imperiale di tipo corto di origine, tergicristallo lato macchinista, supporto reggibandiera centrale d’origine, priva di trombe sul tetto, riproduzione completa del separatore D’Arbela con valvola Musso, coltelli sezionatori e relativi cavi sul tetto della cabina A, tachigrafo meccanico Hasler di vecchio tipo e rubinetto del freno moderabile in cabina con volantino rosso, smorzatori tra le semicasse, accoppiatori del citofono Perego sui frontali e condotta dei servizi aggiuntiva sui panconi, accoppiatori del freno moderabile, respingenti e fanali di origine, priva di Ripetizione Segnali. Gocciolatoi frontali e rubinetto di sicurezza pantografi esterno. Pantografi di tipo 42 LR con strisciante curvo.

Tra l’inizio degli anni ’60 e la metà degli anni ‘70, le E.636.119, 199, 225, 253, 255 e 468 furono attrezzate con il citofono “Perego” per poter effettuare servizi navetta in spinta, consentendo la comunicazione tra il macchinista a bordo della carrozza pilota in testa al treno, che impartiva le disposizioni per la marcia e lo stato dei segnali, con quello a bordo della macchina in coda, che eseguiva tali disposizioni. Le macchine attrezzate con questo sistema erano riconoscibili dall’esterno per la presenza sui frontali dell’accoppiatore tondo del citofono e da una condotta pneumatica aggiuntiva sui panconi per comandare i servizi delle carrozze.

LE20620 E636 199

 

Riproduzione in perfetta scala 1:87 della locomotiva E.646.002 delle FS, nello stato di fine anni ’60/prima metà anni ’70 (epoca IIIb-IVa). Livrea di origine verde magnolia / grigio nebbia con carrelli castano, fregio frontale FS a sfondo in verde magnolia. Assegnata al deposito di Firenze.

Tutti i dettagli del modello conformi con l’epoca di ambientazione: montatoi dei manovratori modificati di tipo largo con corrimano supplementare, prese d’aria ad orecchio sulle fiancate nella disposizione di origine, tientibene sul ricasco dell’imperiale di tipo corto di origine, supporto reggibandiera centrale d’origine, tergicristallo sul vetro secondo agente, trombe sul tetto delle cabine, tachigrafo meccanico Hasler di vecchio tipo, smorzatori tra le semicasse, priva di Ripetizione Segnali, accoppiatori del freno moderabile sui panconi, respingenti moderni e fanali di origine. Gocciolatoi frontali e rubinetto di sicurezza pantografi esterno. Pantografi di tipo 52 con strisciante centinato.
Le prove comparative di funzionamento tra diversi tipi di pantografo condotte negli anni ’60 hanno dimostrato che per velocità superiori a 120-130 km/h i migliori risultati venivano ottenuti dal tipo 52, che quindi venne montato su tutti i mezzi veloci, incluse le E.646. Sul finire del decennio vennero inoltre apportate ulteriori modifiche estetiche e funzionali, la più evidente delle quali è la modifica dei mon- tatoi agli angoli delle cabine, con l’adozione di gradini più larghi e l’aggiunta di un corrimano verticale, per facilitare la salita dei manovratori.

LE20651 E646 002

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