Nello scorso mese di dicembre vi avevamo parlato dell’ETR220P, in occasione dell’anticipazione dell’uscita con tanto di presentazione presso il negozio Treno Gheno di Pordenone, postato anche un video pubblicato su You Tube. Ormai questo modello è da alcune settimane che è in vendita presso i migliori negozi: in tutto sono stati riprodotti 700 esemplari, numerati tramite un apposito cartoncino dedicato a questo elettrotreno, e i bene informati ci dicono che in molti negozi questo set è già andato esaurito. Si tratta del convoglio utilizzato per il collegamento tra Roma Termini e Genova Piazza Principe, un treno veloce denominato “Genova Sprint”.
CENNI STORICI
Gli elettrotreni ETR.220, progettati e realizzati tra il 1960 e il 1966, nascono dall’esigenza di potenziare la flotta degli ETR, che già comprendeva i tre ETR.300 “Settebello”, per servizi di “rango”. Alla base c’è anche la necessità di adattare i sedici ETR.200 superstiti degli anni ‘30 alla capienza e alle prestazioni degli ETR.250 “Arlecchino”, in fase di costruzione.
Durante i lavori di trasformazione, si aggiunge una quarta carrozza e viene rimossa la cabina che inizialmente era nella carrozza numero 3. Per migliorare le prestazioni, che rischiavano di essere penalizzate dalla maggiore massa, si modifica il rapporto di trasmissione e vengono adeguati i circuiti di azionamento dei motori e dei servizi ausiliari. A completare il tutto, si sceglie l’elegante livrea color verde magnolia e grigio nebbia, già introdotta con gli ETR.300.
Nella loro lunga storia, anche gli ETR.220 subiscono numerose trasformazioni. Già nel 1965 si decide di adottare su questi treni gli stessi carrelli Z 1040 e Zpm 1040 con relativi motori T165 usati sugli ETR.250 ed ALe 601, per uniformare le prestazioni. Nascono così gli ETR.220P; in particolare, gli ultimi due ETR trasformati (ETR.235 e 236) sono rimessi in esercizio direttamente come ETR.220P. Altri nove ETR.220 già trasformati sono potenziati tra il 1966 ed il 1969.
Dal 1970, con l’avvio dei servizi di alta velocità, inizialmente sulla Roma-Napoli, sei ETR.220 affiancano gli ETR.250 e 300 nelle corse a 180 km/h, denominati ETR.220 AV. Per raggiungere queste prestazioni, oltre ai nuovi carrelli, vengono installati la frenatura elettrica e il rapporto di trasmissione 38/46. In questo decennio gli ETR.220 cambiano anche esteticamente. L’aspetto viene modificato con l’inserimento, dal 1972, di un nuovo vetro frontale stratificato unico. Compaiono anche il terzo faro ed i nuovi fanali di tipo automobilistico.
Per oltre 20 anni, gli ETR.220 garantiscono servizi di alto livello. Si annoverano i Rapidi “Rialto” Milano-Venezia/Trieste, spesso in doppia trazione con ETR.250, i Genova-Venezia, “Genova Sprint” Roma-Genova, “Freccia Atesina” Milano-Merano.
Dopo i primi accantonamenti a metà anni ‘80, c’è una fase di ulteriore trasformazione. La carrozza 3 viene ricostruita con posti a sedere; scompaiono cucina e comparto bagagli, inutilizzati ormai da tempo. Dal 1986 al 1989, cinque ETR.220 AV sono ricostruiti con 205 posti di 1a classe (riclassificati ETR.240 dal 1987) e sette ETR.220P con 84 posti di 1a classe (nelle carrozze 1 e 2) e 156 di 2a classe (carrozze 3 e 4).
La carriera di questi treni prosegue per tutti gli anni ‘90 su servizi InterCity, quali Ancona-Roma, Pescara-Roma, il “Perugino” Roma-Perugia, e treni charter. Il 2002 è l’anno dell’accantonamento definitivo. Attualmente l’ETR.232 è l’unico esemplare esistente, restaurato ed inserito nel parco dei rotabili storici della Fondazione FS.
Di seguito un video ripreso da You Tube con il “Genova Sprint” impegnato sul plastico del “GFG Genova Sturla”
ETR220P – CARATTERISTICHE TECNICHE COMUNI ALLA FAMIGLIA
Scala: H0 – 1:87
Lunghezza: 1006 mm (composizione completa)
Predisposizione digitale: Presa NEM 660/21MTC per decoder DCC a 21 poli, con accesso facilitato tramite sportellino dedicato sul fondo della carrozza 3
Luci: LED bianchi/rossi con inversione secondo il senso di marcia, possibilità di comando indipendente del terzo faro e abilitazione/disabilitazione delle luci delle testate sia in analogico che in digitale
Predisposizione sonoro: Sede per altoparlante circolare da 23 mm prevista all’interno della carrozza 3
Motorizzazione: Motore a 5 poli di grande potenza con volano e trasmissione cardanica su un carrello della carrozza 3, interamente nascosta sotto la riproduzione del pavimento. Quattro ruote con anelli di aderenza
Impianto elettrico: Condotta elettrica passante su tutto il treno, ganci con connettori a 6 poli. SOLO IN ANALOGICO: possibilità di presa di corrente selettiva dall’unità di testa in base al senso di marcia
Pantografi: Tipo 52 FS in metallo, posizione di riposo estremamente piatta
Ganci: Con timone di allontanamento tra tutti gli elementi e sulle testate aerodinamiche, possibilità di accoppiamento con altri rotabili per trazioni multiple (barra rigida per accoppiare due ETR.220 LE Models oppure barra con innesto NEM 363 per altri rotabili)
Raggio minimo di curvatura: 440 mm
Note: Carrozzerie con stampaggio plastico di alta precisione e qualità, correttamente differenziate in dettagli e decorazione per riprodurre fedelmente le caratteristiche degli elettrotreni. Carrelli con dettagli di qualità superiore, vele delle ruote in Kevlar correttamente differenziate per ruote portanti e ruote motrici con riproduzione esatta della trasmissione. Guarnizioni di estremità delle testate intermedie in materiale flessibile. Griglie sottocassa in fotoincisione passante e riproduzione accurata di ventole e motocompressori con relativa decorazione. Articolazione dei carrelli Jakobs accuratamente studiata per un facile assemblaggio e per un perfetto funzionamento in curva e riallineamento in rettilineo. Arredamento interno interamente riprodotto e decorato in tutti gli elementi, con numerose parti riportate e dettagli in fotoincisione. Fedele riproduzione delle tendine negli ambienti viaggiatori installate in fabbrica. Cabine con banco di guida interamente riprodotto, decorazione accurata delle apparecchiature. Riproduzione della tabella di fine convoglio e cartelli di percorrenza per diverse destinazioni. Modello con aggiuntivi parzialmente montati e accessori di completamento nella confezione.